Nell'ordinanza del tribunale di Monza, che ha portato all'arresto per corruzione dell'ex assessore lombardo Massimo Ponzoni (PdL), viene citato il progetto noto come "Milano 4". La società immobiliare Idra, per conto di Berlusconi, ambiva infatti a realizzare sulle aree verdi davanti a Villa San Martino, residenza del ex premier, una casa di riposo, mini appartamenti ed altre costruzioni, per un totale di circa 150 mila metri cubi. Le aree interessate al progetto rientrano sotto la tutela del Consorzio regionale Parco della Valle del Lambro. Uno dei personaggi chiave della vicenda sembrerebbe essere Antonino Brambilla, allora consulente Idra, poi vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza ed assessore all'ambiente. Dalle intercettazioni telefoniche emergerebbe l'interessamento del duo Ponzoni-Brambilla per il progetto, in coordinamento o per imput di Francesco Magnano, geometra di fiducia di Berlusconi e candidato alle elezioni regionali 2010 nel listino di Formigoni e sottosegretario del presidente della giunta regionale. Dalle carte sembrerebbe profilarsi la solita vicenda di amministratori pubblici che dagli stessi scranni dai quali dovrebbero difendere l'interesse pubblico, agiscono invece a tutela degli interessi più privati del mondo. La cementificazione della Brianza ha nomi e cognomi, non solo quelli di Ponzoni e Brambilla ovviamente, ma anche di quei tantissimi sindaci e amministratori locali che hanno venduto il loro territorio nell'ambito di affari sporchi, spesso in odore di 'ndrangheta. Sono nomi e cognomi che i cittadini, quasi sempre troppo distratti, dovrebbero cominciare a ricordare.
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